XX GIORNATA DELLA MEMORIA E DELL’IMPEGNO DÌ LIBERA
IN RICORDO DELLE VITTIME INNOCENTI DELLE MAFIE.
LA VERITA’ ILLUMINA LA GIUSTIZIA
“La verità illumina la giustizia”, questo lo slogan scelto per XX Giornata delle memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
Libera per la XX edizione ha scelto l’Emilia Romagna, ha scelto Bologna.
La Giornata della Memoria e dell’Impegno ricorda tutte le vittime innocenti delle mafie.
Circa 900 nomi di vittime innocenti delle mafie, semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell’ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali morti per mano delle mafie solo perchè, con rigore e coerenza, hanno compiuto il loro dovere.
Oltre che le vittime innocenti delle mafie, quest’anno verranno ricordate, in accordo con le associazioni dei familiari , le vittime della strage del 2 agosto della Stazione di Bologna e le vittime della strage di Ustica, per le quali ricorre il 35esimo anniversario.
Ma nei giorni che precederanno la manifestazione del 21 marzo sempre a Bologna si ricorderanno le vittime del genocidio di Sebrenica, delle quali si celebrerà il 20 anniversario.
Vittime innocenti delle mafie e vittime delle stragi, oltre che dal ricordo e dall’impegno di tutti, sono legate dalla domanda di verità e giustizia che si alza forte ogni anno da parte dei loro familiari.
Ancora oggi, infatti, per il 70% delle vittime innocenti di mafie non è stata fatta verità e, quindi, giustizia. E lo stesso diritto alla verità è ancora oggi negato ai familiari di chi ha perso la vita nelle stragi.
UN LENTO PROCESSO DI AVVELENAMENTO
Da più parti si parla di processi di infiltrazione della mafie al nord, ma è un termine che purtroppo non fotografa con esattezza la situazione.
Occorre sostituirlo: siamo dinnanzi ad un avanzato processo di RADICAMENTO delle mafie nel Nord.
L’operazione “Infinito” in Lombardia, l’operazione “Minotauro” in Piemonte, il dossier “Aemilia” di Libera sull’Emilia Romagna lo indicano chiaramente.
Dal dossier prendiamo solo un dato: L’Emilia-Romagna è la prima regione del nord Italia per sequestri fatti ai boss.
I 448 beni sequestrati, dall’agosto 2013 al luglio 2014, rappresentano il 41% del valore totale dell’Italia settentrionale. In tutto il Paese, invece, la regione si posiziona al sesto posto.
E scopriamo che al Nord non ci sono anticorpi attivi capaci di contrastare la criminalità organizzata. Sia il dossier che le indagini dei carabinieri in Emilia evidenziano che in quella regione prosperosa, si sono fatti affari sul dopo terremoto.
Ci sono stati appalti pilotati, voti di scambio, patti tra ‘ndranghetisti camuffati da imprenditori e costruttori locali, si è sviluppato il business dei rifiuti speciali e purtroppo tanto altro deve ancora essere scoperto.
20 MARZO A BIELLA – XX GIORNATA DI LIBERA – LETTURA DI 1000 NOMI
Don Luigi Ciotti esprime molto bene questo concetto invitandoci a riflettere sul fatto che “abbiamo il dovere di riconoscere un’ingombrante e scomoda verità e cioè che le mafie sono presenti perché glielo abbiamo permesso. La mafia è così pericolosa anche per il nostro parlare a vuoto, il nostro promettere e non fare, il nostro immobilismo. La prima mafia da eliminare, è la mafia delle parole”.
Per questo Libera il 21 marzo ricorda a Bologna le vittime innocenti delle mafie:
– per ridare memoria e dignità a chi rischia di rimanere nell’oblio, nella consapevolezza;
– per ricordare chi ha pagato con la propria vita il coraggio della testimonianza e della coerenza;
– per tenere alta la consapevolezza della pericolosità delle mafie nella coscienza del Paese.
– per invitare tutti a muoversi e non solo a commuoversi.
Ma la lettura dei nomi non deve limitarsi ad uno sterile esercizio di memoria.
Ricordarli ad uno ad uno significa:
– assumersi pubblicamente l’impegno di seguirne l’esempio, ognuno per quello che può.
– non dimenticare che dietro questi nomi ci sono sofferenze che continuano ancora oggi.
Lo ricorda sempre Don Luigi Ciotti: “Non si devono dimenticare i “morti vivi” della mafia, coloro che vivono senza sapere la verità, come i familiari delle vittime, coloro che hanno assistito alle stragi, portando con sé un ricordo e una sofferenza incancellabili, coloro che sono privati della propria libertà perché testimoni di giustizia.
Rispetto a un tempo le mafie uccidono di meno, lasciano meno morti sulle strade. Non per sopraggiunti scrupoli morali, ma perché hanno capito che la violenza nuda e cruda è meno efficace dell’utilizzo di altri canali. Sono diminuiti i morti ammazzati, sono aumentati i “morti vivi”.
Per questi motivi andremo a Bologna.
Il XX anniversario diventa occasione per abbracciare nuovamente i parenti delle vittime e per incontrare il variegato e variopinto popolo di Libera.
Per chi non ha modo di venire a Bologna ci ritroveremo a Biella venerdì 20 marzo 2015 alle ore 18.00 sotto i portici del Comune di Biella per leggere i 1000 nomi.
Libera Biella invita tutti i Sindaci della Provincia, gli amministratori, le autorità e la cittadinanza a condividere la lettura. A tutti chiediamo di dare, per un minuto, la propria voce ad una speranza di impegno comune e condiviso nella difesa della legalità che ci permetta di arrivare ad un quella “verità che illumina la giustizia”.
LIBERA BIELLA – 18 marzo 2015