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LIBERA BIELLA PICCIRIDDA

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PICCIRIDDA – Aula Magna “Vaglio Rubens” – sabato 2 marzo 2013

Cinque minuti di applausi questo è l’omaggio che il nutrito pubblico dell’Aula magna del Vaglio Rubens ha dedicato ai giovani attori della compagnia teatrale di Libera Piemonte “Orme”.

Il riaffacciarsi degli anni delle stragi di mafia, la delicata capacità degli attori di ripercorrere, in meno di un’ora le tragiche vicende di Falcone e Borsellino, lo scoprire passo passo, il difficile , faticoso e doloroso, percorso di denuncia intrapreso da Rita Atria e dalla cognata Piera Aiello, sono i punti salienti del lavoro teatrale.

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In modo particolare emerge lungo tutto lo spettacolo la solitudine di una ragazza che, spinta dal dolore della morte del padre e del fratello, uccisi da Cosa nostra, varca la sottile, ma spesso insuperabile, soglia dell’omertà per vendicarsi, raccontando al giudice Borsellino, nomi, fatti, estorsioni, vicende criminali che in quegli anni avevano imbrigliato e inquinato la vita degli abitanti di Partanna, grosso comune del trapanese.

Dolore che lentamente si trasforma in consapevolezza, scoprendo purtroppo, che il padre ed il fratello, tanto amati, a loro volta altro non erano che violenti esponenti di un sistema criminale, di cui erano contemporaneamente carnefici e vittime.

Consapevolezza che, successivamente, conduce Rita, giovane ragazza di 17 anni, a rivolgere lo sguardo, poco prima di suicidarsi, verso se stessa portandola a scrivere sul suo diario una affermazione che in fondo riguarda tutti noi “prima di combattere la mafia devi farti un auto-esame di coscienza e poi, dopo aver sconfitto la mafia dentro di te, puoi combattere la mafia che c’è nel giro dei tuoi amici, la mafia siamo noi ed il nostro modo sbagliato di comportarsi. Borsellino, sei morto per ciò in cui credevi ma io senza di te sono morta”.

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Allo spettacolo ha fatto seguito un confronto fra la regista, Pietra Selva, gli attori ed il pubblico. Confronto più che positivo che ha consentito di chiarire diversi aspetti di questa tragica vicenda non ultimo quello del difficilissimo rapporto intercorso Rita Atria e la madre Giovanna Cannova. Tensioni fra madre e figlia che negli anni si sono accumulate negli anni, determinando ripetuti “strappi” fino all’ultimo gesto tremendo della madre: frantumare con un martello, al cimitero di Partanna la fotografia della figlia posta sulla tomba rinnegando, con quel gesto e in modo fortemente simbolico, le scelte della figlia.

Domenico

1 Comment on “LIBERA BIELLA PICCIRIDDA”

  1. #1 LIBERA BIELLA PICCIRIDDA | Biella - Cerca News
    on Mar 7th, 2013 at 8:35 am

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