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GIORNATA DELLA MEMORIA DELLA PACE E DELL’IMPEGNO – BIELLA

Ciao,

Oggi, lunedi 8 febbraio, abbiamo concluso il primo momento informativo sul 20 marzo a Milano organizzato da LiberaBiella. Si è svolto in due momenti, ieri domenica aperto alla cittadinanza, abbiamo fatto il pieno dell’Aula Magna (200 persone) era presente anche il Sindaco di Biella e l’Assessore Provinciale all’istruzione.Notevole successo.Questa mattina replica con gli studenti dell’istituto. Fantastico. Stupendo lo spettacolo che abbiamo preparato con gli studenti. Era impostato su tre temi: Memoria – Pace – Impegno.

Il terzo tema è stato gestito dagli studenti del Presidio Springer Azoti di Biella, in particolare sono intervenute Clara, Silvia ed Elisa. Incredibile il documento scritto da Silvia Zublena. Ex allieva nostra, attualmente studentessa universitaria a Pisa, rientrata a Biella appositamente per il decennale della Giornata della Memoria, della pace e dell’impegno. Poche volte mi è capitato di incontrare una riflessione cosi attenta, incisiva e presente all’oggi. La mando in coda a questa presentazione. Inoltre abbiamo chiuso con una cena di solidarietà alla quale hanno partecipato 70 persone e abbiamo raccolto fondi per la prossima XV Giornata a  Milano. Un abbraccio Domenico da Biella

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Scusate se ho un foglio in mano, ma è difficile riordinare le idee. Mi è stato chiesto di tirare fuori dai miei ricordi, alcune riflessioni sulla nascita di LiberaBiella.

Ho fatto fatica perchè il tempo è passato e ora sto percorrendo altre strade. Ma c’è stato un periodo in cui alcune parole sono state come semi dai quali sono nate tante domande. Questi semi già si trovano sul terreno fresco e giovane, che è il nostro cervello, ma c’è bisogno di un po’ d’acqua perchè i germogli appaiano e le radici affondino nella nostra anima. Qualche goccia d’acqua, in quel periodo ci è stata data dalle persone che hanno viaggiato dal sud Italia, (i ragazzi di Locri, Antonina Azoti di Palermo e Margherita Asta da Trapani) e non solo, fino a questo istituto, per vedere i nostri volti, i volti delle persone che dicono di fare parte di un’associazione contro la mafia.

Ci hanno voluto insegnare che la mafia per molti non ha corpo, né volto. La mafia è uno sguardo. E’ la Paura, è il silenzio. E’ il pensare di non poter combattere contro uno sguardo.

E quindi il fine ultimo dell’antimafia non è solo trovare un volto, un nome, e imporre la giustizia, a tutti quegli sguardi, ai mandanti e ai loro ricchi padroni, ma è anche alzare il viso di chi è stato abituato a tenerlo abbassato. Di chi si è ingobbito pensando fosse normale obbedire a leggi non scritte, non poter scegliere, aspettare in silenzio il proprio turno dopo tutti i raccomandati.

Due di questi semi ormai germogliati ritornano a farmi pensare come quando è nata LiberaBiella nel 2007. La parola impegno per esempio.

Un impegno con Libera ce lo siamo presi: quello di informarci, e non ci ha nemmeno sfiorato il pensiero della televisione. Non ne abbiamo nemmeno parlato! DSC_4371 Come sarebbe liberatorio spegnere per sempre la televisione. Toglierla dalla nostra vita sarebbe come aria fresca per il cervello e nuovo dialogo stimolerebbe le idee. Tutto è partito da libri, dialogo tra di noi e con chi ne sapeva di più. Il confronto è stato e sarà la base dell’impegno.

Per esempio cercare un parente di una vittima di mafia e senza inibizioni sferrare a colpi di domande il nostro attacco all’ignoranza. Fare domande senza fermarsi, essere curiosi, capire, correre a vedere dove finiscono i sottili confini della criminalità organizzata e dove iniziano quelli dello Stato, cosa è successo a Rosarno, il perchè di tante nuove leggi ingiuste, il perchè di tante leggi non applicate, il perchè di un’associazione come Libera.

La parola consapevolezza perchè i tempi sono cambiati e dobbiamo sentirci cittadini del mondo. Libera ce lo insegna, le nostre azioni non si riperquotono solo nel nostro paesino, ma le semplici scelte quotidiane hanno conseguenze che dobbiamo considerare. L’idea di cittadinanza deve entrare davvero nelle nostre anime e farci capire che se c’è in corso una guerra, mio fratello è in guerra.

Consapevoli di ciò che accade nel mondo e sapere che se si fanno passi avanti con l’antimafia è anche merito nostro. E’ come quando si paga l’abbonamento per la palestra: finchè non prendi quell’impegno non avrai costanza nell’andare ad allenarti. Così deve succedere con le persone che si vogliono impegnare. Iscriversi a Libera deve essere come siglare un impegno costante con la società, ed inoltre si ha il supporto di un gruppo di persone che come te credono in quello che fanno.

Questo gruppo si riunirà a Milano il 20 marzo a ricordare che impegno e consapevolezza vanno continuamente bagnati, lasciati germogliare e crescere.

Silvia Zublena

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